IL PERCORSO ARCHEOLOGICO PONTE DI DIOCLEZIANO
Il ponte "cosiddetto" di Diocleziano sarebbe stato costruito secondo la tradizione locale (vedere Domenico Romanelli "Scoverte patrie di antiche città distrutte dei Frentani" , 1804, OmoBONo Bocache Manoscritti della Raccolta di memorie Lancianesi vol. 1 presso la biblioteca comunale di Lanciano) nel III secolo per unire Anxanum alla collina delle fiere mercantili (oggi corso Trento e Trieste zona Prato della Fiera). Il ponte fu modificato in epoca medievale (XII secolo) dopo un terremoto del 1088 e consolidato dall'imperatore Lotario di Germania nel 1138 e poi nel XV secolo con archi gotici e ancora nel XVI-XVII sec con l'edificazione del percorso chiuso carrabile detto "Corridoio".
Lo storico Bocache insieme a Romanelli argomenta del ritrovamento di una lapide del III sec. durante dei lavori di restauro del 1785, che attesterebbe l'edificazione del nuovo ponte dedicato a Diocleziano, a seguire sempre Bocache parla di un'altra lapide dell'era normanna (1138) che ricorda il restauro da parte di Lotario di Germania. La critica oggi, seguendo il Mommsen, tende a considerare tutte queste lapidi false.
Il ponte, restaurato negli anni '90 con scavi della Soprintendenza di Chieti, è dotato di mappatura turistica e percorso archeologico, mediante la lettura di pannelli esplicativi, che comprende tutto l'itinerario sotto la piazza Plebiscito, collegandosi al convento di San Legonziano (VIII secolo), situato presso la Chiesa di San Francesco.
Secondo Bocache oggi del ponte romano resta un frammento di arco nel pilastro maggiore dell'ultimo camerone del corridoio auditorium, mentre secondo Staffa il ponte sarebbe un frammento di zoccolo in opus incertum nell'ingresso creato per il percorso archeologico sotto la piazza che va al santuario.
Il ponte lato nord è composto di quattro enormi bastioni e arcate, che sovrastano il fiume della Pietrosa, che un tempo alimentava la sepolta fontana Pozzo Bagnaro. L'interno dietro le scale della torre campanaria è un auditorium in laterizio con volte volte crociera, camerini laterali con archi di rinforzo e ulteriori archi gotici del XIV sec attaccati alla parete destra, che attestano l'esistenza di un ponte medievale. Il percorso auditorium arriva sino all'attacco del colle della Fiera dive stava un torrione con una porta di ingresso, ancora oggi visibile dietro la cattedrale, in largo Mons. Tasso.
Dal primo arco gotico del XIV sec è stato scavato già negli anni 60 dalla Soprintendenza un ingresso alla chiesetta che era il succorpo della Cattedrale attuale, una antica chiesa del XIII sec come dimostrano i costoloni laterali in stile francese dei quattro angoli; questa chiesa succorpo era nell'antica piazza che era posta a livello inferiore rispetto all'attuale. A seguire dei pilastri centrali eretti appositamente e l'interramento della chiesa nel XIV sec ca., con costrizioni di muraglie che hanno tranciato l'antico perimetro interno,hanno permesso la costruzione della chiesa della Santissima Annunziata sopra questo strato di appoggio, che fino al 1819 stava sulla piazza, accanto la chiesetta della Madonna delle Grazie, poi trasformata Collegiata insigne di Santa Maria del Ponte (secc. XVI-XVIII). L'annualità verrà demolita per edificare la facciata neoclassico della cattedrale.
Il cosiddetto Corridoio fu realizzato come nuovo percorso carrabile dalla città vecchia fino al Prato della Fiera, nonché come sostegno della nuova chiesa della Madonna che si andava edificando dopo il 1488, come dimostrano documenti registrati dagli storici Anton Ludovico Antinori e Corrado Marciani. Ulteriormente la cattedrale attuale fu rifatta con nuovo progetto del 1785 in forme tardo barocche.
Lungo il Corridoio del '500 si trova una lapide funebre del 1529 che ricorda il patrizio Giovan Pietro Bonanno, un tempo sepolto in cattedrale, a seguire dagli archi gotici si ammira il fosso sottostante del pozzo Bagnaro con il muro concavo del 1904 realizzato dall'architetto Filippo Sargiacomo per contenere il tetteno di riporto utilizzato per costruire il piano del nuovo Corso Trento e Trieste. Di fatto l'arco del ponte del XVI src che guardava a sud è stato tamponato dal muro.

Mission
Dall'inizio 2022, l'Associazione "Amici di Lancianovecchia", in formale accordo scritto con il Comune di Lanciano, si è assunta l'impegno tramite dei soci volontari, di gestire l'affluenza dei turisti, spesso i pellegrini in visita al santuario francescano del Miracolo eucaristico, che scendono dall'aula San Legonziano con gli affreschi del XVI sec., attraverso la cappella della cisterna romana, percorrendo a ritroso il percorso archeologico scavato a fine anni '90 sotto la piazza Plebiscito. Un compito, quello di accogliere i turisti con depliant illustrativi, una tv che mostra un filmato sulle bellezze di Lanciano e dintorni, che l'Associazione si è assunta con grande partecipazione e apprezzamento da parte dell'Ufficio turistico competente del Comune, e dalle stesse guide turistiche, in visita coi gruppi.
A NATALE... IL "DIOCLEZIANO" DIVENTA CANTIERE DELLA RASSEGNA DEI PRESEPI ARTISTICI, 31sima edizione nel 2022-2023
Ormai dal lontano 1990, l'Auditorium Ponte di Diocleziano diventa location ideale per una rassegna di presepi artistici in esposizione, da parte di espositori regionali e non solo, e da parte di istituzioni scolastiche lancianesi e dei paesi della provincia di Chieti, Pescara, Teramo, e da parte di associazioni varie e istituti di beneficienza, assistenza sociale e carità. Le arcate del maestoso Ponte e l'ex chiesetta dell'Annunziata diventano teatro del Natale, delle tradizioni, dell'amore per l'Arte. Dal 1995 si è aggiunta una mostra nella mostra, la rassegna della "Natività nell'Arte", dove si selezionano opere di vari artisti abruzzesi e non solo, dedicate specificatamente al tema della Nascita di Gesù Bambino.

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